giovedì 16 febbraio 2012

I ribelli, di Mimmo Calopresti, sui fatti di Genova del 1960

Pubblichiamo un interessante documentario, trasmesso da Rai storia, sulla rivolta di Genova del 1960 in seguito alla decisione del Governo presieduto da Tambroni di autorizzare il congresso dei post-fascisti del MSI nel capoluogo ligure, città operaia e medaglia d'oro alla resistenza.

lunedì 6 febbraio 2012

Le delicate questioni della Farnesina e del ministro Terzi

Pubblichiamo un interessante articolo pubblicato dal quotidiano Europa sul ministro degli esteri Giulio Terzi, in carica da poco più di 2 mesi e già alle prese con questioni scottanti. Tra queste, il tentativo di cercare un'intesa con la Germania sul risarcimento delle vittime delle stragi nazista in seguito alla sentenza della Cassazione del 2008 e dell'azione della commissione disciplinare del Ministero sul caso di Mario Vattani, il console-cantante fascio-rock. 

L'Italia intende proseguire per trovare un'intesa con i tedeschi sui risarcimenti alle vittime delle stragi naziste


L’Italia non ci sta e farà di tutto per trovare un’intesa con la Germania. Ieri la Corte internazionale dell’Aja ha dato ragione ai tedeschi sullo spinoso tema del risarcimento alle vittime delle stragi naziste durante la Seconda guerra mondiale.
Secondo i giudici del tribunale europeo, infatti, il nostro paese non può chiedere soldi per i crimini commessi dagli uomini di Hitler, in quanto deve riconoscere l’immunità di uno stato sovrano come la Germania. Ma non solo: deve anche evitare che in futuro vi siano analoghe decisioni da parte della giustizia italiana. La sentenza arriva dopo che nel 2008, per la prima volta, la Cassazione aveva condannato lo stato tedesco a risarcire i familiari delle vittime degli eccidi compiuti durante l’occupazione.
Nonostante la sentenza, il ministro degli esteri, Giulio Terzi, ha comunque fatto sapere che l’Italia non demorderà e anzi farà di tutto per trovare un’intesa con il governo di Berlino. Un atteggiamento fermo e non reticente, molto apprezzato anche dal suo omologo tedesco, Guido Westerwelle, che si è detto disponibile a risolvere la questione.
Un atteggiamento però quasi obbligato, visto che lo stesso Terzi si trova in questi giorni a dover maneggiare con cura un’altra questione in cui ritorna il tema del fascismo: il caso di Mario Vattani, l’ex console a Osaka, pizzicato a cantare e inneggiare alla bandiera nera e alla repubblica di Salò in un raduno di CasaPound. Vattani è ora in attesa del verdetto della commissione disciplinare della Farnesina presso cui è stato deferito. E rappresenta contemporaneamente una delle issue più delicate per il neoministro.
Per due motivi: l’antica amicizia che lo lega all’ex segretario generale della Farnesina Umberto Vattani, padre del console fascio-rock; e le voci che lo vogliono di convinzioni politiche vicine alla destra. Del resto è conclamata la storica vicinanza a Gianfranco Fini, fin dai tempi in cui il presidente della camera e leader terzopolista era ancora capo assoluto di Alleanza nazionale: fu proprio Terzi a organizzare la visita in Israele in cui Fini rinnegò per sempre il fascismo e le leggi razziali.
Ecco, dopo la promessa di non mollare sui risarcimenti alle vittime dei nazisti, il caso Vattani è una buona opportunità per il ministro per mettere a tacere con i fatti sia le voci di corridoio che qualche gossip malizioso.